39924faeca Tre tecnici che lavorano in un laboratorio sotterraneo scoprono che una guerra nucleare ha distrutto la maggior parte del mondo fuori terra. Dopo una breve ricerca di cibo, i tre scoprono che bande di mutanti omicidi li vogliono per il loro prossimo pasto. Saranno gli scienziati in grado di trovare altri umani non contaminati per ricostruire la civiltà, o finiranno tutti con il mutante chow?
La mania cinematografica post-apocalisse si stava già riducendo nel 1987 dopo che il genere era stato travolto da dozzine di imitazioni economiche, principalmente filippine e italiane.Nonostante la ridondanza della mania, il regista italiano Giuseppe Vari (di una lunga e discreta carriera agli occhi degli Euro-buff) è stato persuaso a filmare un'aggiunta non gradita al ciclo italiano post-atomico (okay, non finale Un altro abominio - BRONX EXECUTIONER - si è fatto strada dalle coste italiane nel 1989). Il risultato è il troppo lungo e spesso noioso URBAN WARRIORS, un film trash e ultra-economico che contiene tutti i cliché che siamo abituati a vedere da un buon film post-apoc, ancora più economico che mai e pieno di buchi nella trama che non avresti Non credo. <br/> <br/> Il film inizia in modo familiare: stiamo parlando di riprese di esplosioni e vulcani atomici, voci familiari malamente soprannominate che recitano dialoghi infantili, uno spartito sintetizzatore usato per generare invano un po 'di eccitazione. Il primo buco della trama è che, sebbene i nostri eroi escano dalla loro dimora solo pochi giorni dopo la bomba, sembra che siano passati anni in superficie. Questo è solo uno dei tanti errori eclatanti in un film particolarmente poco convincente. Comunque, l'azione continua in modo diretto, come i nostri "eroi" & quot; nasconditi in alcuni edifici abbandonati e combatti contro una banda di motociclisti "mutanti", che non sono davvero mutanti e invece sono solo i tipici meathead assassini. <br/> <br/> Questo film è così economico che un paio delle principali azioni le sequenze sono in realtà sequenze rubate da un'altra, prima, migliore truffa italiana post-apocalisse: ovvero THE FINAL EXECUTIONER del 1983. I cineasti sono abbastanza beffardi da avere uno dei personaggi principali che trova una moto e un costume (abito nero, sciarpa bianca) esattamente come nel film precedente, in modo che le riprese rubate possano legarsi meglio con il nuovo film. Non funziona molto bene. Il resto delle scene d'azione sono poco costose e mal allestite, con scene di lotta noiose e un climax che lascia molto a desiderare. A parte una scena di sesso totalmente gratuita, al film mancano anche i soliti valori di sfruttamento (sangue e budella, effetti speciali a basso costo) che ci si aspetta da questo genere. <br/> <br/> Il protagonista è preso dal muscoloso ma legno & quot; Karl Landgren & quot; (hmm, mi chiedo se questo è il suo vero nome e non solo una presa su Dolph Lundgren?) che riempie abbastanza bene un giubbotto ma lascia qualcosa a desiderare nelle poche scene che gli servono per mostrare emozioni. Il resto del cast è anche peggio, non che guardano molto spesso. Invece questo è un film lento e tirato dove ogni colpo di scena è immediatamente prevedibile, dove nessun evento arriva come sorpresa e dove i personaggi vivono e muoiono senza alcun segno di eccitazione o rilevanza. Nonostante i difetti, il film a volte è divertente per gli amanti del genere, ed è per questo che non sono in grado di assegnargli una valutazione a una stella.